13 Settembre 1848 – Phineas Gage, di 25 anni, è il caposquadra di un sito di costruzione della nascente ferrovia americana. La sua è una mansione molto delicata e molto pericolosa: piazzare e far brillare le cariche esplosive all’interno degli ammassi rocciosi per sgomberare il passaggio del futuro treno. Il lavoro prosegue senza alcun intoppo, finchè, quel giorno, qualcosa va storto.
Mentre piazza la polvere da sparo con l’aiuto di un tondino di ferro dal diametro di 4 cm, un comune ferro da pigiatura, un suo collega lo chiama. Si volta per vedere che cosa vuole, e inavvertitamente il tondino urta la parete rocciosa su cui stava lavorando, causando una scintilla che cade nell’esplosivo.
L’esplosione è devastante: l’asta metallica gli si conficca nel cranio trapassandolo da parte a parte, entrando sotto l’occhio e uscendo dal vertice del capo, cadendo a 20 metri di distanza con ancora del cervello sulla punta. Tutti si spaventano. Phineas giace a terra immobile. Chiamano un dottore pensando al peggio, la ferita è gravissima e, se non è morto sul colpo, rischia di morire dissanguato o di infezione. Ma, nello stupore di tutti i presenti, si rialza e, notando la folla radunata attorno a lui, chiede cosa sia successo.
Non ci sono danni apparenti: riesce a parlare normalmente, si alza e deambula senza alcun problema, sicché il medico locale lo medica come può e liquida la faccenda affermando che è un miracolo che sia ancora vivo.
A lungo termine, però, si notano dei cambiamenti in Phineas: non è la persona di un tempo. Sembra cambiato, diverso. Caratterialmente divenne più irascibile, meno paziente, incline ad arrabbiarsi facilmente e a non riuscire più a fare previsioni e valutare i rischi, in maniera tale da non poter più continuare a lavorare come prima.
Il suo cambiamento sollevò dibattiti nella comunità scientifica del tempo. Che cosa era successo durante o dopo l’incidente?
Si scoprì successivamente che il ferro da pigiatura, uscendo, si era portato via le connessioni neurali tra la parte razionale e la parte emotiva del cervello, provocando così il cambiamento di personalità nell’uomo.
Questo grave incidente ha aiutato gli studiosi a comprendere il funzionamento del cervello, la sua struttura e come le parti razionale ed emotivo interagiscono fra loro. Ciò portò successivamente alcuni specialisti ad usare questa possibilità come cura per alcuni disturbi psichiatrici e del comportamento, ma i risultati variavano da soggetto a soggetto, e non sempre in meglio.
Ad oggi, nuove fonti mettono in discussione il cambiamento avvenuto in Phineas, affermando che, dopo l’incidente, sia rimasto la persona di sempre, con dei normali rapporti umani con la famiglia e gli amici.
Il suo teschio e il ferro che ha causato il danno, comunque, sono esposti al pubblico nel museo della Harvard Medical School.