Alta risoluzione, alta sensibilità ed alta precisione per un esame diagnostico innovativo e moderno.
I difetti della vista sono in aumento in tutto il mondo industrializzato. Le metodiche finora utilizzate per la diagnostica di problemi ischemici o lesioni provocate da nuovi vasi sono invasive o presuppongono l’utilizzo di mezzi di contrasto (indocianina verde o fluoresceina) iniettati endovena che potrebbero causare danni a livello renale o che comunque risultano dannosi a persone colpite da gravi patologie al fegato (sono diffuse anche allergie a tali sostanze).
Per questo in tempi recenti sono state introdotte nuove tecniche diagnostiche, più veloci e meno invasive come l’OCT (tomografia a coerenza ottica), che hanno apportato dei miglioramenti importanti alle immagini retiniche e del nervo ottico.

Questa tecnica usa raggi di luce per analizzare gli strati retinici attraverso sezioni verticali ad alta risoluzione della retina. Questo amplia notevolmente le conoscenze sulle malattie retiniche data la sua altissima precisione. l’OCT può dare immagini a colori o in bianco e nero. Queste ultime sono molto più utili per gli specialisti perché permettono di studiare dei dettagli che non sono evidenti sulle immagini a colori.
Ulteriori miglioramenti si sono ottenuti con gli OCT spectral domain ad alta risoluzione, che adoperano delle tecniche modernissime per studiare i tessuti della retina. I raggi luminosi degli strumenti Spectral Domain, dopo aver attraversato gli strati retinici vengono riflessi, scomposti e analizzate da un Software che ricostruisce gli strati retinici con altissima precisione ed in pochi centesimi di secondo. I vantaggi sono dovuti alla alta definizione degli strumenti ed alla estrema rapidità dell’esame che evita gli artefatti di movimento ed è molto più riposante per il paziente.
L’OCT risulta essere quindi un esame affidabile, sensibile, di altissima precisione. Le immagini mostrano dettagli delle dimensioni di millesimi di millimetri. L’esecuzione delle scansioni è rapida. Le modalità di esecuzione dell’OCT prevedono che il paziente guardi dentro l’obiettivo di una telecamera. In pochi minuti vengono effettuate le riprese, senza abbagliamento ed evitando il contatto con il bulbo.
Ogni immagine è ottenuta in una frazione di secondo. L’esame completo dura 10 minuti. Una mappa retinica è ottenuta in pochi secondi.La sua utilità è stata dimostrata in numerose patologie, soprattutto degenerazione maculari, corioretinopatie, edemi maculari e glaucoma. In un certo numero di casi l’OCT permette di sostituire la fluorangiografia, soprattutto nello studio e nel seguire l’evoluzione dell’edema. La mappa retinica permette di visualizzare graficamente le lesioni al polo posteriore.
Fonti | Bruno Lumbroso