Ha cominciato a diffondersi in Russia come “l’eroina dei poveri”, questo mix letale di ingredienti chimici a basso prezzo è in grado di sciogliere letteralmente i tessuti e sfigurare i consumatori. Vediamo meglio di che si tratta.
I primi casi di abuso documentati risalgono al 2002 in Siberia, ma una lenta e distruttiva diffusione della droga ha portato nel 2010 in Russia l’allarme lanciato dal governo: si parla di un nuovo tipo di stupefacente, un surrogato dell’eroina, che aveva cominciato a diffondersi pian piano in tutta la nazione ed aveva cominciato a mietere le sue vittime. Col passare dei mesi la preoccupazione crebbe a dismisura quando identificarono precisamente la sostanza incriminata. Si trattava di desomorfina, una sostanza inventata nel 1932 come derivato della morfina ed impiegata in ambito sanitario in quanto più efficace della morfina di circa otto volte e con meno effetti collaterali. Ma come ha fatto un derivato della morfina a trasformarsi in un serial killer?
La sintesi del subdolo assassino avviene a partire dalla codeina, il principio attivo di molti farmaci analgesici, impiegati soprattutto per il trattamento delle cefalalgie, ottenibili senza ricetta in Russia. La reazione che porta alla formazione della desomorfina è possibile vederla nella seguente immagine:

La sintesi della desomorfina è quindi realizzata in maniera artigianale e improvvisata a partire dalla codeina in compresse, certamente meno costosa dell’eroina e legale, benzina, olio, detersivo industriale, fosforo rosso e iodio. Il basso costo (ndr. una dose d’eroina può costare dalle 20 alle 60 sterline mentre un flacone di codeina al massimo due) non è l’unica e principale ragione della diffusione della desomorfina: questa ha infatti la capacità di produrre un effetto 8-10 volte più intenso dell’eroina, ciò vuol dire che un eroinomane assuefatto troverebbe nuovamente appagamento in una dose di Krokodil; inoltre crea una dipendenza molto forte fin dalle prime dosi, è stato dichiarato che bastano solo due iniezioni della sostanza per rischiare di ricadere in questo vortice mortale.
La sintesi in casa, i prodotti tossici ed impuri, l’iniezione endovenosa e la reazione che la sostanza finale ha sull’organismo, le hanno garantito il nome di Krokodil, che in Russo significa proprio coccodrillo, poiché poco dopo la prima assunzione la pelle del tossicodipendente comincia a diventare squamosa per poi lentamente sciogliersi a causa di gravissime flebiti e gangrene, che evolvono in piaghe deturpanti fino a causare, in ultima analisi, l’amputazione degli arti.

I danni ai tessuti provocati dalla desomorfina fatta in casa sono talmente gravi che la speranza di vita dei tossicodipendenti che ne fanno uso continuativo sembra essere al massimo di due o tre anni. A causa della tossicità intriseca della droga ha un elevatissimo rischio di gravi sovrainfezioni, molti tossici, parlando della loro esperienza, raccontano che se per sbaglio mancavi la vena durante l’iniezione, nel giro di pochi minuti si forma un doloroso ascesso. A differenza dell’eroina, i cui effetti possono durare alcune ore, il Krokodil dura tra i novanta minuti e le due ore. Dato che il processo di “cottura” dura circa mezz’ora, essere un dipendente da Krokodil è fondamentalmente un lavoro a tempo pieno.
Avendo effetti più potenti dell’eroina, viene da sé che liberarsi di questa dipendenza mortale è più complicato rispetto ad una normale disintossicazione infatti, dopo la sospensione dell’eroina, i principali sintomi durano tra i cinque ed i dieci giorni, dopodiché c’è ancora un forte pericolo di ricaduta, ma il dolore fisico sparisce. Con il Krokodil, il dolore può durare fino ad un mese ed è insopportabile, devono essere iniettati dei fortissimi tranquillanti per impedire ai pazienti di svenire dal dolore
Si stima che, complessivamente, il 5 per cento dei tossicodipendenti (ndr. circa 100.000 persone) russi fanno uso di Krokodil e di altre droghe fatte in casa. È una immensa, nascosta epidemia, peggiore nelle zone più isolate della Russia dove la fornitura di eroina è irregolare. Purtroppo non è rimasta circoscritta all’interno dei confini russi, sono stati segnalati casi di abuso anche in America, Francia, Germania e Svizzera. A Padova l’anno scorso è stata fermata una partita di droga sospetta, che fu poi identificata come Krokodil, ma in Italia possiamo dormire sonni abbastanza tranquilli per quanto riguarda la diffusione, poiché nel nostro paese la codeina non è vendibile senza prescrizione medica, questo di per sé limita tantissimo la produzione della sostanza; l’alternativa sarebbe l’importazione, ma a quel punto i costi diverrebbero molto simili a quelli dell’eroina.
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