Sappiamo che al giorno d’oggi lo stress affligge un po’ tutti a causa del ritmo frenetico delle nostre vite. Non risparmia nessuno, dai più ai meno giovani, e non di meno le donne durante la gravidanza, una fase molto delicata della vita, in quanto l’ambiente esterno può condizionare la salute del futuro bambino.

Un team di ricercatori, provenienti da diverse università negli Stati Uniti, ha pubblicato uno studio nella rivista Autism Research, riguardante l’esistenza di una relazione tra stress durante la gravidanza e disturbi dello spettro autistico che colpiscono i bambini.

Va evidenziato che alcune di queste madri possedevano avevano il 5-HTTLPR.

5-HTTLPR

Si tratta di un particolare polimorfismo della regione in SLC6A4, il gene che codifica per il trasportatore del neurotrasmettitore serotonina. Quest’ultima è responsabile del senso di felicità e benessere (molti antidepressivi basano la loro azione andando appunto a prolungare l’effetto della serotonina). In medicina sono noti gli effetti di questo polimorfismo diffuso negli uomini, infatti queste persone tendono ad essere più inclini a manifestare depressione e stress post-traumatico.

Lo studio

E’ stato preso in studio un campione di famiglie aventi figli sotto i 10 anni affetti da autismo. Il campione è stato diviso in due gruppi in base alla nazione di residenza: il primo gruppo, appartenente agli USA, aveva come referente l’Università del Missouri, ed il secondo, in Canada, avente come referente la Queen’s University a Kingston. Il gruppo del Missouri aveva una percentuale di madri con allele omozigote 5-TTLPR del 23.7%, invece quella in Canada aveva una percentuale del 13.1%.

Alle madri sono stati fatti compilare dei questionari, in cui dovevano annotare gli eventi stressanti durante o entro un anno dalla gravidanza, la loro durata e l’intensità dello stress da parte di questo evento. Questo sia per i figli affetti da autismo che per quelli non affetti. Gli stress psicosociali più frequentemente trascritti, sono stati: divorzio, trasloco, morte del partner e malattia di un membro della famiglia.

Un precedente studio evidenziò un’associazione tra stress prenatale e l’incremento del rischio di autismo, specialmente durante il 5° e 6° mese di gestazione. Questa ricerca ha confermato questo dato, infatti il periodo in cui sono stati rilevati gli eventi più stressanti è stato appunto il 5° e 6° mese, con una differenza, cioè le donne con 5-HTTLPR omozigote hanno non solo sofferto più eventi stressanti, ma anche di una intensità maggiore.

Dallo studio si evidenzia che la relazione tra stress ed autismo, non è data dalla quantità di eventi a cui si è andato incontro, ma dall’intensità e dal modo in cui ci si rapporta con questi tipi di stress.  Le donne con 5-HTTLPR omozigote hanno riportato un’intensità più elevata di questi stress, in particolare durante il periodo critico del 5° e 6° mese. In questi casi c’è stata un’incidenza di bambini con autismo maggiore, sia in persone con 5-HTTLPR (che erano la maggioranza, visto che tendevano a provare intensità più forti nello stress) ma anche in persone senza 5-HTLLPR.

Conclusione

E’ prematuro consigliare alle donne in gravidanza di sottoporsi ad un test genotipico. Ma certamente si può consigliare ai soggetti particolarmente sotto stress, di rivolgersi ad un esperto per cercare di limitare il problema, riducendo l’intensità dello stress. E’ sicuramente necessario andare a ricercare più approfonditamente, la ragione per cui questo periodo critico sembra svolgere un ruolo così importante nello sviluppo dell’autismo.

Matteo Ricci
Redazione | Frequento il 4° anno del corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Perugia. Amo la medicina ed è la mia passione, più specificatamente mi interessano molto la pediatria, le malattie infettive e l'immunologia. Nel tempo libero leggo sia libri scientifici che manga.