Eiaculazione Femminile: Mito o Realtà?

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Negli ultimi anni è diventata uno dei feticci degli uomini, in seguito all’exploit delle pellicole a tema del mondo hard, dove la categoria “Squirting” è una delle più cliccate.

Quello che non si sa è che l’eiaculazione femminile è oggetto di studi sin dai tempi di Galeno, e molte sono state le ipotesi, ma non si è riusciti ancora ad oggi ad avere un quadro chiaro delle cause alla base di questo bizzarro fenomeno

Si sa abbastanza però per affermare che ciò che avviene nei film non sempre coincide con la realtà e molti di voi rimarranno a bocca aperta nello scoprire che squirting ed eiaculazione femminile sono due fenomeni diversi, non necessariamente correlati.

L’incontinenza coitale

L’incontinenza coitale, a.k.a squirting, rappresenta l’emissione di fluidi misto urina provenienti dalla vescica. Come dice il nome, è correlata dalla stimolazione dei genitali femminili durante il coito. Non in tutte le donne accade ed è un segno patologico causato dal disfunzioni uretrali, iperattività del detrusore (uno dei muscoli fondamentali per una corretta minzione) o entrambi. Uno studio recente dell’Università del Tlaxcala in Messico ha osservato come nei ratti che dimostravano incontinenza coitale ci fosse un’alterato collegamento tra nervo pubendo e il nervo dorsale del clitoride, andando a creare dei circuiti anomali che portavano ad un veloce riempimento vescicale in correlazione all’orgasmo, seguito da urgenza minzionale.

L’eiaculazione femiinile

Importanti protagoniste sono le ghiandole di Skene che si trovano a livello del vestibolo vaginale, in prossimità del meato urinario. Insieme alle ghiandole di Bartolini, prendono parte alla lubrificazione vaginale e sono considerate le omologhe ancestrali della prostata maschile per il loro fluido simile a quello della controparte maschile, compreso il PSA, l’antigene prostata specifico. Si ritiene che possano essere loro le vere responsabili dell’eiaculazione femminile, non intesa come squirting, quanto una modifca emissione di fluidi, in seguito a stimolazione del clitoride o del famoso Punto G, che possono anche raggiungere l’uretra in alcune donne che hanno un collegamento vescica/ghiandola di Skene, avendo quest’ultima dei dotti escretori dal decorso anatomico molto variabile.

In alcune donne i fenomeni possono coesistere, dando luogo all’emissione di un fluido composto da urina e secrezioni della ghiandola di Skene, responsabile del suo odore “diverso” rispetto alla meno nobile cugina giallastra. Nella maggior parte, invece, l’eiaculazione femminile passa “inosservata”, sottoforma di maggior lubrificazione che gli uomini più attenti dicono di avvertire in seguito all’orgasmo femminile.

Le donne con incontinenza coitale sono davvero una piccola percentuale e, a meno che questa alterazione non sia correlata a qualche propensione alla promiscuità e tutte le donne “squirtanti” non diventino pornostar, nei video è quasi sempre una finzione. Un effetto speciale creato per soddisfare il largo pubblico maschile che lo correla alla propria potenza virile, dimenticando che prima di cercare lo squirting, dovrebbero impegnarsi a far raggiungere l’orgasmo alla propria compagna, dato che le ultime statistiche affermano che solo 6 donne su 10 lo raggiungono.

Perciò, uomini, il vostro amato squirting è urina. E quella che voi bramate è una variante di pioggia dorata. Fatevene una ragione.

E se vedete una ragazza farlo, o sta fingendo o chiamate subito un dottore!!

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Redazione | Laureata in Medicina e Chirurgia alla "Sapienza" di Roma. Guai a chiedermi consigli o spiegazioni: quando inizio a parlare di medicina, non la finisco più!