La vertigine è un sintomo riferito abbastanza frequentemente. Non di rado si assiste a frequenti accessi in PS per tale motivo.

Di cosa si tratta nello specifico?

Dal punto di vista tecnico, il termine vertigine indica una sintomatologia clinica caratterizzata da una sgradevole sensazione di spostamento del corpo (vertigine soggettiva) o dell’ambiente circostante (vertigine oggettiva).

La pseudovertigine, ossia quella sensazione di instabilità posturale che il paziente può riferire come una sensazione di “capogiro” non meglio specificata[i], può provenire da tensioni psicologiche, stress, ansia, disturbi del sonno o essere scatenata da una tensione muscolare di origine trigeminale.

 

Tipi di instabilità posturale
Vertigine un’illusione di un movimento generalmente rotatorio
Pre-sincope una sensazione di perdita di coscienza
Disequilibrio Instabilità posturale
Giramenti di testa Sintomi vaghi, sensazione di disconnessione con l’ambiente circostante

 

La vertigine colpisce circa il 15%-20% degli adulti ogni anno con un’incidenza del 3%. La prevalenza totale della popolazione è pari al 29%.

Uno studio ha rivelato che i casi di vertigini che giungono in PS aumentano ogni anno e sono più frequenti nelle donne, nella popolazione anziana e in estate e autunno[ii].

Una delle complicazioni più frequenti del disequilibrio sono i traumi da caduta.

La clinica e l’esame obiettivo sono sufficienti per stabilire una corretta diagnosi di vertigine nel 75% dei casi.

Quali risultano essere le cause più comuni?

  • Vestibulopatie 35% – 55%
  • Disordini psichiatrici 10% – 25%
  • Malattie Cerebrovascolari 5%
  • Nel 10-25% dei casi non è possibile stabilire una diagnosi[iii]

La vertigine può essere causata da un danno o disfunzione del labirinto, del nervo vestibolare o delle strutture  centrali nervose.

Le cause di vertigine si dividono in centrali e periferiche.

Spesso risulta non facile però distinguere le due entità.

Le vertigini periferiche (oggettive) sono causate da problemi dell’orecchio interno e dal nervo vestibolare. La Vertigine Parossistica Posizionale Benigna (episodi parossistici di vertigine quando si cambia la posizione del capo), la malattia di Ménière (causata da idrope endolinfatica, che causa vertigine, ipoacusia e acufeni), la neurite vestibolare e la labirintite rappresentano le cause più comuni di vertigine periferica. Alcune patologie che si manifestano con vertigine, come la labirintopatia possono produrre anche perdita dell’uditotinnito e sensazioni di corpo estraneo o di pressione all’interno dell’orecchio.

La vertigine centrale (soggettiva) è invece determinata da una patologia a carico del sistema nervoso centrale.

Vertigini periferiche-malattie del labirinto carattere rotatorio insorgenza improvvisa, violenta, accessuale durata da pochi secondi a ore associate a nausea, vomito, tachicardia associate a disturbi uditivi, ipoacusia, acufeni assenza di sintomi e segni neurologici
Vertigini Centrali-malattie neurologiche instabilità insorgenza subdola,

intensità ridotta

Persistenti, continue o subcontinue assenza di nausea e vomito disturbi uditivi raramente presenti presenza di sintomi e segni neurologici

 

Spesso, poi, si sente parlare di vertigine imputandola alla “famosa cervicale”!

In effetti, un senso di vertigine può originare dalla colonna cervicale. In alcuni studi è stato dimostrato come in questo tipo di patologia vi sia un abnorme segnale afferente proveniente dal collo che sarebbe in grado di creare disequilibrio e alterazione dell’orientamento nello spazio del proprio corpo.

La vertigine di origine “cervicale” in genere  è correlata a disfunzioni della colonna, spesso conseguenza di traumi da flesso-estensione (es. colpo di frusta) oppure l’artrosi. Pazienti con storia di vertigine tendono a modificare il movimento della testa, causando cervicalgie croniche che quindi si autoalimentano[iv][v].

Un’altra causa delle alterazioni vertiginose risiede in un insufficiente apporto di sangue agli organi che controllano l’equilibrio, per esempio in caso di anemia, di iper o ipotensione arteriosa e di altre problematiche cardiovascolari o vascolari relative ai vasi sanguigni che apportano sangue all’orecchio e al cervello.

Le terapie quindi sono differenti a seconda della causa.

In conclusione, il gruppo dei deficit di equilibrio comprende una moltitudine di alterazioni che possono colpire i diversi centri preposti al controllo della stazione eretta e della deambulazione.

Dott.ssa Diana Spinelli

 

Voci bibliografiche

  1. www.fadoi.org
  2. Roque Reis L, Lameiras R, Cavilhas P, Escada P. Epidemiology of Vertigo on Hospital Emergency. Acta Med Port. 2016 May;29(5):326-31.
  3. Hoffman RM, Einstadter D, Kroenke K. Evaluating dizziness. Am J Med. 1999 Nov;107(5):468-78.
  4. Morinaka S. Musculoskeletal diseases as a causal factor of cervical vertigo. Auris Nasus Larynx.2009;36:649-654.
  5. Karlberg M, Magnusson M, Malmstrom EM, Melander A, Moritz U. Postural and symptomatic improvement afterphysiotherapy in patients with dizziness of suspected cervical origin. Phys Med Rehabil. 1996;77(9):874-882.
Domenico Posa
Amministratore e Facebook Manager | Frequento Scuola di Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro." Fondatore ed ideatore del progetto "La medicina in uno scatto" | email - domenico.posa@gmail.com