“I giovani che sono travagliati da epilessia se ne liberano con il cambiamento sì del luogo, dei tempi, e del vitto, sì massimamente dell’età“ – Ippocrate
Che cosa è l’epilessia?
L’epilessia è un disturbo delle funzioni cerebrali che si manifesta con crisi ricorrenti.
Che cosa sono le crisi epilettiche?
Ogni nostro pensiero, sensazione o azione viene controllato da cellule cerebrali che comunicano tra di loro tramite impulsi elettrici regolari. Una crisi epilettica avviene quando improvvisi eccessi di attività cerebrale turbano questo schema regolare.
Anche se le crisi epilettiche possono essere un’esperienza paurosa, nella maggior parte dei casi si interrompono da sole senza intervento esterno. Una volta terminata la crisi, la persona riprende gradualmente il controllo e riprende coscienza di sé senza alcun effetto negativo.
Riconoscere le crisi epilettiche
Anche se le crisi epilettiche sono molto complesse, cadono di solito sotto due categorie: le crisi parziali o focali e le crisi generalizzate. Le crisi parziali o focali cominciano in una parte del cervello e interessano la parte del corpo controllata da quella parte del cervello. Le crisi generalizzate colpiscono l’intero cervello e quindi interessano il corpo intero.
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Crisi tipo assenza (in passato note come piccolo male)
Si tratta di una crisi generalizzata ed è maggiormente comune nei bambini. In questo tipo di attacco, la persona perde coscienza di quanto sta accadendo attorno a sé, ma raramente cade a terra. Semplicemente, rimane con lo sguardo fisso e potrebbe arrovesciare gli occhi o sbattere le palpebre.
Le assenze cominciano improvvisamente, durano pochi secondi e poi cessano di colpo e la persona riprende a fare quello che stava facendo. Anche se queste crisi durano solo pochi secondi, possono avvenire molte volte al giorno, e possono essere molto nocive per l’apprendimento.
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Crisi toniche-cloniche (in passato note come grande male)
Sono attacchi generalizzati ed il tipo di crisi a cui si riferisce la maggior parte della gente quando pensa all’epilessia.
Durante una crisi tonica clonica il corpo di chi ne è colpito si irrigidisce e la persona cade a terra (fase tonica), successivamente gli arti cominciano a contrarsi con forti movimenti simmetrici, ritmici (fase clonica). La persona può sbavare dalla bocca, vomitare o mordersi la lingua, diventare blu o rossa in faccia o perdere il controllo della vescica e/o dell’intestino.
La crisi normalmente cessa dopo alcuni minuti, dopo di che la persona è di solito confusa e in stato di torpore.
Cosa fare:
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Rimani vicino alla persona – stai calmo.
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Prendi nota dell’ora/durata della crisi.
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Proteggi la persona da lesioni – togli qualunque oggetto pesante dall’area in cui si trova. Metti qualcosa di morbido sotto la sua testa. Allenta i capi di vestiario troppo stretti.
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Sposta con delicatezza la persona su un fianco – non appena possibile – per aiutarla a respirare e favorire la fuoriuscita di saliva.
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Cerca di comunicare con la persona per assicurarsi che abbia effettivamente ripreso conoscenza.
Cosa non fare:
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Non limitare i movimenti della persona.
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Non rialzare la persona o modificarne la posizione.
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Non aprire la bocca a forza e introdurre qualcosa tra i denti.
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Non dare alla persona acqua, pillole o cibo fino a quando non sarà pienamente cosciente.
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Non praticare la respirazione artificiale.
Questi interventi, oltre ad essere inutili, sono anche pericolosi: potrebbero comportare al soggetto in crisi lussazioni mandibolari, fratture dentarie e dolori muscolari intensi. Al soccorritore potrebbero invece provocare lesioni alle dita.
Dopo che la crisi si è conclusa, la persona dovrebbe essere messa sul suo fianco sinistro.
Ricordati che esiste il rischio che la persona possa vomitare una volta terminata la crisi, prima che abbia pienamente ripreso coscienza. Perciò, la testa dovrebbe essere collocata in modo che il vomito possa essere espulso dalla bocca senza venire inalato. Rimani con la persona fino a quando si sarà ripresa (da 5 a 20 minuti).
In caso di assenze non occorre fare nulla, eccetto che segnalarle.
Chiama un’ambulanza se:
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La crisi ha una durata superiore a 5 minuti o un secondo attacco segue subito dopo (stato di male epilettico)
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La persona non ha riacquistato conoscenza entro 5 minuti dalla conclusione della crisi.
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Sai, o credi, che sia stato il primo attacco epilettico sofferto dalla persona.
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La crisi avviene nell’acqua.
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La persona respira con difficoltà.
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L’attacco avviene dopo che la vittima ha lamentato un forte mal di testa improvviso o in seguito a un trauma alla testa, dopo che ha inalato fumi o veleno, o insieme ad altri segni di ictus, come problemi nella comunicazione, perdita della vista, incapacità di muovere parti del corpo.
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La persona si è fatta male.
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La persona è incinta o ha il diabete.
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Se sei in dubbio.
Per ulteriori informazioni rimando al video informativo: https://www.youtube.com/watch?v=L7vh83o-48w&ab_channel=OspedalePediatricoBambinoGes%C3%B9
Fonte | http://www.epinet.org.au
Immagine in evidenza | http://img.medscape.com/news/2015/is_150401_brain_electric_800x600.jpg