“Curare la meningite è ancora oggi una sfida persa: 1 persona su 10 muore e 3 su 10 hanno esiti permanenti […]. Nulla è oggi più frustrante che assistere un soggetto colpito da meningite”.
In occasione della giornata mondiale contro la meningite, il Professor Alberto Villani, presidente della SIP – Società Italiana di Pediatria – ricorda con parole durissime la situazione di una patologia tanto temuta quanto ostinatamente mal gestita. L’arma più sicura ed efficace resta ancora la vaccinazione, ma in Italia si aggirano ancora oltre il migliaio le persone colpite annualmente dalla malattia.
La meningite in Italia e nel mondo
Attualmente nel nostro Paese i sierogruppi B e C del meningococco sono i più diffusi e temuti. L’Istituto Superiore della Sanità (ISS) riporta una percentuale di decessi del 8-14% dei pazienti colpiti e dovutamente trattati, mentre la letalità sale all’80% per il solo sierotipo B, che colpisce prevalentemente pazienti in età pediatrica.
Nel resto del mondo invece, l’OMS stima circa 500.000 casi di Neisseria Meningitidis ogni anno, di cui 50mila letali. Inoltre, se in Europa restano i tipi B e C i più diffusi, in Asia il sierogruppo A detiene il primato delle epidemie e negli Stati Uniti si sente parlare anche del gruppo Y.
Le risorse
Numeri ancora più impressionanti, se si pensa che i decessi riguardano i soli casi tempestivamente diagnosticati ed opportunamente trattati. È dunque evidente come sia ancora una volta il vaccino la scelta terapeutica più lungimirante e sicura.
Da tale consapevolezza si sono dunque attivate nuove ed importanti risorse, che vanno dalle campagne di immunizzazione, alle crescenti iniziative di sensibilizzazione, fino al ben più importante Piano Nazionale Prevenzione Vaccini 2017-2019. La strategia del PNPV prevede infatti l’inserimento dell’appena nato vaccino contro il letale sierogruppo B, che andrà ad aggiungersi al già noto tetravalente ACWY135.
Da qui il punto di partenza verso il nobile proposito del Piano Nazionale di garantire entro il 2019 la copertura di oltre il 95% di bambini ed adolescenti dai principali sierogruppi di Neisseria Meningitidis. Un risultato ampiamente raggiungibile in termini di spesa e tempi, che prospetta un futuro libero dalla meningite.
Non solo 24 aprile
Come ricordano le sacrosante parole di Villani, ad oggi la sfida contro la meningite è ancora ampiamente persa. L’aggravante intollerabile è la preziosa disponibilità di un vaccino efficiente, in grado di rendere la malattia una mera questione del passato, al pari di vaiolo e poliomielite.
Il fallimento della battaglia non è responsabilità esclusiva di autorità sanitarie ed istituzioni, ma di ogni singolo. Della meningite si parla con ricorrenza ciclica, quando annualmente giunge notizia di focolai sparsi lungo la Penisola. Si scatena dunque quella tragicomica psicosi, destinata a durare secondo tempi scanditi dai media, responsabili dei ben noti allarmismi e dell’altrettanto menefreghismo postumo. Ancora una volta invece la prevenzione potrebbe sconfiggere per sempre la paura, se non fosse solo oggi 24 aprile.
Fonti| LIBERI dalla MENINGITE (sito)
Approfondimenti| Meningite (salute.gov) ; Meningite Batteriche (Epicentro.iss)