Caso
Anna, 70 anni, si reca al pronto soccorso per dolore addominale intenso e diffuso insorto da 1 ora ed accompagnato da nausea, vomito e diarrea acquosa.
All’anamnesi nulla di significativo da riferire a meno che la pz è ipertesa da 5 anni in trattamento farmacologico.
Si richiede emocromo completo che risulta significativo per un valore di 15.000/mm3 di leucociti con il 90% di neutrofili.
All’esame obiettivo cardiologico risulta tutto nella norma, l’ecg mostra fibrillazione atriale, mentre all’addome vi è una dolorabilità diffusa ma lieve.
I paramentri vitali invece mostrano una frequenza cardiaca maggiore di 90 bpm ed una respiratoria maggiore di 20 cicli/minuto.
Viene chiesta rx del torace?
Qual è il tuo sospetto?
La diagnosi corretta é: ISCHEMIA MESENTERICA ACUTA
L’ischemia mesenterica acuta rappresenta è una condizione potenzialmente devastante ma fortunatamente rara con un tasso di mortalità che varia tra il 40 ed il 70%. Negli USA, 1 pz su ogni 1000 tra quelli che arrivano in pronto soccorso presenta questa sintomatologia, la maggior parte di questi ha circa 60 anni e le donne sono più colpite degli uomini.
L’addome acuto, rappresenta un urgenza comune in clinica medica nonostante poi il reperto semeiologico mostra una lieve dolorabilità.
Si noti la frequenza cardiaca e quella respiratoria aumentate insieme ad una leucocitosi neutrofila, fanno pensare ad una risposta infiammatoria sistemica.
La presenza di fibrillazione atriale è un noto fattore di rischio per AMI.
I pz con AMI dovrebbero essere sottoposti ad angioTC che rappresenta il gold standard per la diagnosi, essendo un emergenza vascolare dovrebbe essere applicata la terapia anticoagulante per prevenire l’estensione del tromboembolismo.