Lo aspettavo con ansia, il mio primo contatto vis-à-vis in camice con un’antivaccinista (pardon, nel caso specifico una sostenitrice del complotto internazionale).
Sentivo il Sacro Spirito di Roberto Burioni divamparmi nel petto quando lo andai a sentire a Modena. Ironico, non banale, un vero oratore, e io speravo un giorno di poter usare alcune di quelle battute per convincere qualche scettico della sostanziale assurdità delle sue posizioni.
Vincere un confronto verbale, come mai mi era successo nella mia vita, soprattutto con una donna.
E invece, infine, solo un’amara constatazione.
Arriva in ambulatorio la signora B, insegnante delle superiori (la conosco di vista perchè suo marito ha una salumeria non lontano da casa mia) tornata da un viaggio a Bali. Gastroenterite, febbre a 38 la sera prima, oggi migliorata.
Partono le domande di rito, fino a spingermi sulla spinosa questione:
“E le vaccinazioni consigliate le ha fatte vero?”
Sbuffa con aria di chi la sa lunga.
No, tanto…
Fiuto lo scontro, dentro di me dico “Francesco fatti blastatore che quest’oggi sei intitolato a farlo.” Chiedo delucidazioni riguardo il rifiuto, e lei risponde:
“Sa, tutta ‘sta moda dei vaccini, ti obbligano a farlo per qualsiasi cosa… è chiaro che ci sono degli interessi dietro a non dire la verità, e a pagare siamo noi cittadini. Secondo me poi, le malattie ci sono lo stesso tipo la meningite… quindi non so quanto funzionino.”
I muscoli tesi a voler saltare la scrivania brandendo il maglio di Pubmed sulla sua stolida testa.
“Signora ma si rende conto delle cazzate cosmiche che sta dicendo? No ma davvero, ma di cosa stiamo parlando? Cioè adesso lei mi spiega cosa penserebbe se io entrassi in negozio da suo marito e chiedessi due etti di crudo e lui, da bravo salumiere, cominciasse a togliere la cotenna a lato e io lo fermassi dicendo che no no, io voglio proprio la parte unta e dura perché secondo me dietro ci sono degli interessi internazionali e ci stanno mentendo e tenendoci nascosto che in realtà la parte buona è quella che si tengono i salumieri, malvagi e corrotti. Mi prenderebbe per scemo, ma giustamente! Madonna mia che fastidio che mi dà Signora con quella sua aria da saccente che lei non ne sa assolutamente niente e viene qua a rompermi i coglioni, Madre di Dio ma cosa vuol dire “secondo me?”, come se lei fosse titolata a dire qualcosa, lei zitta deve stare invece di provare a fare da discoteca alla Salmonella Tiphy con la sua colecisti.”
Tutto questo si agita in testa mentre scelgo come risponderle.
Poi mi fermo, d’improvviso: Però Francesco quante volte tu parli di argomenti di cui poi in realtà ne sai poco o niente? Quanto devi suonar ridicolo a parlare di economia, geopolitica, letteratura?
No dai, non posso sembrare idiota come questa. Questa è imbattibile dai.
O di calcio, tipo quando dico che quell’allenatore è uno scemo. Oddio forse dall’esterno sembro davvero così.
Mi esce una pallida risposta, lei indispettita la prende un po’ sul personale, fa resistenza a farsi visitare, patteggiamo per un qualche esame del sangue e la promessa che almeno sull’antitifica non abbia da far della dietrologia.
Neanche sulle altre dai. No sulle altre non è convinta. All’irritazione iniziale subentra la svogliatezza, eh no, non dovrebbe essere così. Ora provo a spiegarle.
Niente, non vuole ascoltare, c’è sempre dietro un complotto, sicuramente mi pagano per nascondere la verità (magari) o hanno pagato chi mi ha inculcato la fede nel metodo scientifico. Se lei non comprende allora vuol dire che è falso, non che lei effettivamente non comprende.
La vedo uscire dalla porta, sospiro pensando alle volte che ho fatto sospirare così chi aveva studiato impegnandosi a conoscere.
Sarò onesto, me la sarei aspettata più emozionante la prima volta con un no-Vax.