Allo stato dell’arte non disponiamo di metodi efficaci per identificare con anticipo i parti prematuri. Un nuovo esame del sangue potrebbe predire con un’accuratezza del 75-80 % se la gravidanza esiterà in una nascita prematura.

La nascita prematura è tra le prime cause di morte infantile in tutto il mondo. Un parto viene considerato pretermine quando avviene tra la 22ª settimana e la 37ª settimana completa di gestazione. Si stima che in Italia i parti prematuri si aggirino tra il 4 e il 10% di tutti i parti.

Tuttora non sappiamo quali siano i fattori che portino una gravidanza a concludersi con anticipo, ma ora possiamo dire con buona accuratezza se il bambino vedrà il mondo esterno prima del tempo.

La risposta è nel sangue della donna, e più precisamente è scritta in quelle piccole molecole di RNA che circolano liberamente nel sangue. I ricercatori hanno scoperto un vero e proprio orologio trascrittomico, che non solo ci permette di capire se il parto sarà pretermine, ma anche di stimare l’età gestazionale.

Per capire quali erano i possibili biomarcatori della prematurità i ricercatori hanno raccolto campioni di sangue da 38 donne americane a rischio per il parto prematuro, in quanto avevano già dato alla luce bambini prematuri in precedenza.

Il sangue è stato prelevato tra il secondo e il terzo trimestre. Gli studiosi hanno analizzato i livelli di RNA libero e hanno identificato 7 geni che possono predire se il parto sarà prematuro, tutti geni di origine materna.

Si tratta di uno studio senza precedenti, fino ad ora non disponevamo infatti di metodi per identificare le gravidanze ad esito prematuro. 

Ma i vantaggi della ricerca non si fermano qui, perché i ricercatori hanno scoperto un nuovo metodo di stabilire l’età gestazionale, che si è dimostrato accurato almeno quanto l’ecografia.

Sono stati identificati 9 RNA liberi circolanti prodotti dalla placenta, che predicono l’età gestazionale. Siamo di fronte ad una visione ad alta risoluzione della gravidanza, un sostanziale passo in avanti nella comprensione dello sviluppo umano.

Questo test ha il vantaggio di essere economico, rispetto al tradizionale esame ecografico. Potrebbe essere utilizzato nei paesi in via di sviluppo, in tutti quei posti che non possono permettersi le costose apparecchiature utilizzate per le ecografie.

Siamo ancora lontani da una comprensione scientifica e completa delle cause delle nascite premature. Anche se i meccanismi biologici alla base di questo evento ci sono ancora oscuri, poterlo predire rappresenta un importante vantaggio.

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Matteo Cavanna
Redazione | Nato a Belluno il 5/06/1990, ho studiato all'Università degli studi di Trento Scienze e tecnologie biomolecolari. Delle scienze biologiche mi appassiona tutto ciò che è afferente alla medicina. Microrganismi, cellule, cromosomi e geni sono il mio microcosmo. In che modo queste entità microscopiche influenzano ciò che siamo e il nostro stato di salute? Quale impatto possono avere sulla vita di tutti i giorni? Queste sono le domande che mi affascinano. Se anche tu sei curioso/a questo è il posto giusto :)