La conoscenza della tecnologia è il miglior strumento nelle mani del giovane medico: ITRUST, l’evento dedicato all’innovazione tecnologica e digitale
Per il quarto anno consecutivo in Italia, ITRUST porta Futurology a Roma per parlare di innovazione in urologia e in medicina: dalla robotica alla stampa 3D, per affrontare le novità nella formazione dei chirurghi e dei medici di oggi e di domani. Sponsor La Medicina in uno Scatto, quest’anno DigitalUHealth è media partner, per raccontare gli highlight dell’evento.
Dopo l’esordio romano del 2014 con focus sulle patologie prostatiche e il successo delle edizioni 2015 e 2016, dedicate rispettivamente alle patologie renali e alla simulazione in chirurgia, ITRUST si riconferma nel 2018 con un programma tutto dedicato all’innovazione. A due passi dal cuore di Roma, nel suggestivo Spazio Novecento, ITRUST ospiterà Futurology, dal 26 al 28 settembre, grazie al volere del fondatore di ITRUST, il Professor Roberto Miano, e del co-direttore dell’evento, il Dott. Domenico Veneziano.
Il Professor Roberto Miano, Professore Associato in Urologia presso l’Università Tor Vergata di Roma e fondatore di ITRUST, si è laureato nel 1994 in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e da allora ha intrapreso una carriera in urologia, prima come Ricercatore e successivamente come Professore Associato.
Professor Miano, cos’è ITRUST e come è nato?
ITRUST (International Translational Research in Uro-Sciences Team) è nato dieci anni fa da un gruppo di amici e urologi con l’obiettivo di proporre una ricerca traslazionale ed innovativa. Tutto è iniziato da una collaborazione con un urologo di Denver, il Professor Fernando J Kim, che si è allargata con il passare degli anni e ha coinvolto altri professionisti del settore. ITRUST si impegna principalmente in due eventi nel corso dell’anno: il congresso italiano autunnale, che si prefigge di proporre temi innovativi in ambito urologico, e il Jackson Hole Seminar, un prestigioso congresso statunitense sull’urologia, in occasione del quale ITRUST porta nuovi argomenti e ricerche all’attenzione della comunità scientifica.
Il 2018 vede la quarta edizione dell’evento di ITRUST: come si è evoluto in questi quattro anni?
Le prime due edizioni hanno affrontato temi inerenti alla chirurgia, alla robotica applicata in ambito chirurgico e agli studi effettuati su problematiche della prostata, tra cui ricerche sui tumori. Nella terza edizione la visione è cambiata e si è accostata molto di più ai temi di innovazione e all’esplorazione del ruolo della tecnologia, tra cui la simulazione in chirurgia. Quest’anno ITRUST si apre verso le tecnologie e le innovazioni in medicina, con un respiro più ampio che non interessa solo l’urologia, ma tutto il settore.
A chi si rivolge il congresso di ITRUST, Futurology, e perchè è diverso da tutti gli altri?
Si tratta di un evento che esula dalla staticità e dallo schema tradizionale della maggior parte dei congressi scientifici. Il target del nostro congresso sono sempre stati i giovani: non solo gli specializzandi, ma anche gli studenti di medicina e ingegneria. L’obiettivo è portare ai congressi medici coloro che rappresenteranno la platea del futuro della medicina e per questo lo studente ha un ruolo fondamentale. Quest’anno in particolare vogliamo parlare una lingua multidisciplinare: studenti di medicina, specializzandi, chirurghi e ingegneri possono costruire un dialogo di successo, nel quale ognuno porta la propria conoscenza per uno scopo comune. La medicina rischia di rimanere molto tradizionale nel proporre le proprie iniziative, e questo progetto vuole allontanarsi da questa visione e aprirsi alla dimensione tecnologica e digitale in multidisciplinarietà.
L’avvento del digitale e delle nuove tecnologie ha sconvolto e rivoluzionato diversi settori. Nella Sua esperienza, come è cambiata la medicina e l’urologia alla luce delle innovazioni di questi anni e quanto è stata importante questa trasformazione?
Negli ultimi 20 anni il settore è cambiato in maniera radicale. Tra tutti, l’avvento della chirurgia robotica, soprattutto in urologia, ha completamente cambiato l’approccio nel trattamento di determinate patologie, specificatamente oncologiche. Dal mio punto di vista il potenziale delle nuove tecnologie è elevatissimo e senza di esse non saremmo nessuno, ma anche in futuro la mano del medico e del chirurgo sarà il cuore della medicina, aiutata e supportata nella diagnostica e nella terapia dagli strumenti più avanzati a disposizione.
Che messaggio vuole portare ai giovani medici che si accostano all’applicazione delle nuove tecnologie nella cura del paziente?
In medicina bisogna fare molta attenzione ad utilizzare le tecnologie, tenendo a mente che noi trattiamo una persona e l’obiettivo finale è sempre il suo benessere. Il messaggio che voglio dare ai giovani professionisti del settore è quello di usare cautela nell’utilizzare la tecnologia e di restare al passo con i tempi: dobbiamo ricordare che è un mezzo e strumento, ma non il fine o la conclusione delle nostre ricerche. La tecnologia ci aiuta a migliorare, ma il chirurgo è lì per capire quali sono i suoi pregi e difetti e come sfruttarla per il suo massimo potenziale al fine di portare un beneficio alla persona. In questo senso, cambia anche l’approccio all’apprendimento e alla formazione dei medici di oggi e domani, che devono essere formati per l’utilizzo degli strumenti a disposizione lungo il proprio percorso di studio e preparazione.
Cosa vede nel futuro di ITRUST e Futurology?
Una bellissima domanda. La cosa più difficile di questi congressi, che si posizionano leggermente al di fuori della normale pratica clinica, è riuscire ad attirare l’attenzione delle aziende che rappresentano i finanziatori principali. È sempre più difficile ricevere non solo interesse, ma anche risorse per portare avanti queste iniziative ibride, che si discostano dal congresso scientifico tradizionale. Anche quest’anno è stato complicato e abbiamo incontrato alcune difficoltà, ma questa è la vera missione di ITRUST e questa la strada che siamo intenzionati a percorrere. Nel futuro di ITRUST e Futurology vedo un panel sempre più interdisciplinare e rivolto all’innovazione, con lo sguardo fisso sul beneficio per il paziente in uno scambio di idee fertile. E i giovani sono il cuore dell’innovazione: amo stare con i ragazzi e gli studenti. Sono loro il primo stimolo giorno per giorno per affrontare le diverse problematiche che incontriamo.
Per maggiori informazioni su ITRUST: www.itrusturology.com