Evitare un intervento di rinoplastica con il rinofiller?

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L’ultimo ritrovato in materia di medicina estetica, diventato virale da qualche tempo a questa parte anche nelle instragram stories di molti chirurgi plastici e medici estetici più o meno noti, è il rinofiller. Si tratta di una tecnica di medicina estetica svolta in maniera ambulatoriale finalizzata a correggere i difetti estetici del naso mediante l’iniezione di filler che svolgano un’azione riempitiva.

E’ una tecnica che permette di migliorare in maniera effettiva e rapida il profilo del naso, correggendo ed eliminando alcuni difetti, senza ricorrere ad interventi chirurgici.

Viviamo infatti in un mondo dove gli interventi di rinoplastica rappresentano il terzo intervento più richiesto negli Stati Uniti, ed il quarto in Italia. In uno scenario del genere, era ovvio prevedere che l’opportunità di eseguire una correzione non invasiva di inestetismi del naso suscitasse curriosità ed interesse.

Attraverso una serie di micro-iniezioni i filler vengono iniettati nel naso, particolare in tre punti: alla radice del naso, alla punta, oppure sul dorso. Il filler viene iniettato a livello della fascia muscolare, al di sopra di pericondrio e periostio.

Il rinofiller è un trattamento indicato per risolvere esclusivamente problemi estetici del profilo nasale, non è quindi indicato per le persone che abbiano problemi funzionali del naso, per i quali l’unica soluzione resta l’intervento chirurgico.

Il rinofiller è particolarmente indicato per:

  • Eliminare la cosiddetta “gobba” nasale
  • Ottenere un naso all’insù
  • Correggere il “naso a sella”, che presenta schiacciamenti o vuoti da riempire, anche lasciati da un precedente intervento di rinoplastica chirurgica riuscito male.

Come per tutti i trattamenti di medicina estetica per ottenere i risultati sperati è necessario rivolgersi a professionisti, che sappiano valutare attentamente la situazione del paziente e applicare il rinofiller in tutta sicurezza. I filler utilizzati sono biocompatibili e riassorbibili e gli effetti delle microiniezioni sono temporanei.

In effetti questo si disallinea dal concetto classico di rinoplastica, dove per ottenere una modificazione del profilo nasale si incide chirurgicamente sulle strutture portanti, vale a dire cartilagini alari, cartilagini triangolari, ossa nasali e setto. Mentre la rinoplastica chirurgica conduce ad un risultato definitivo e duraturo nel tempo, il filler offre una soluzione temporanea, con una durata che varia a seconda della soluzione che si utilizza per effettuare le infiltrazioni. A questo proposito, ricordiamo che la sostanza più frequentemente utilizzata risulta l’acido ialuronico, che garantisce un risultato che può durare dai 12 fino ai 18 mesi e che quindi necessiterebbe di un richiamo ogni anno.

Ma se questo da un lato è uno svantaggio, anche per il fatto che rappresenta una spesa da ripetere più volte nel tempo, il rinofiller rispetto alla soluzione chirurgica offre il vantaggio di un trattamento ambulatoriale, molto meno invasivo e meno doloroso. La rinoplastica chirurgica infatti prevede innanzitutto un’anestesia totale, un intervento in cui si vanno a modificare cartilagini ed ossa del naso e che quindi comporta un periodo di convalescenza post-operatorio. Il filler invece, essendo un’iniezione di materiale biocompatibile all’interno dei piani sottocutanei, è praticabile in via ambulatoriale previa una semplice anestesia locale. Quindi, anche se i risultati del filler sono temporanei, di fatto sono pressoché immediati e molto meno dispendiosi dal punto di vista del proprio condizionamento.

È comunque opportuno insistere su un punto: non si parla di un’alternativa vera e propria all’intervento chirurgico, si tratta di una soluzione per piccole imperfezioni in pazienti che rifiutino il trattamento invasivo. Questo implica che non possa essere applicato a chiunque ma occorre valutare con professionalità le esigenze e la compatibilità del soggetto che desidera sottoporvicisi. Piccoli difetti, tali da non giustificare esclusivamente di un approccio chirurgico, possono allora essere candidati a questo tipo di trattamento.

A proposito di questa tecnica, sul finire del 2017, è stato pubblicato anche uno studio effettuato su 52 pazienti sottoposti a questo tipo di trattamento che conclude che il rinofiller con acido ialuronico sia di fatto un trattamento sicuro e ripetibile, con un alto tasso di soddisfazione riscontrato nei pazienti che vi si sono sottoposti.

Per approfondire: Istituto estetico italiano

Alberto Caranti
Laureato in Medicina e Chirurgia ad Ottobre 2017 presso l'Università di Ferrara, dove ho discusso una tesi sulla chirurgia robotica in Otorinolaringoiatria. Attualmente lavoro come Medico di Guardia presso una struttura privata a Ferrara e collaboro con i reparti di ORL di Forlì e del SPDH di Faenza. Ho pubblicato oltre 20 fra articoli ed abstract congressuali inerenti medicina interna ed otorinolaringoiatria.