La gravidanza è un periodo molto particolare per la donna, tant’è che molte delle procedure mediche vengono sospese e qualsiasi atto medico desta una preoccupazione aggiuntiva.
Bisogna certamente prestare attenzione, soprattutto nella somministrazione di farmaci, ma non si deve però cadere nella trappola del rifiutare qualsiasi intervento, anche se esso può portare dei benefici. Durante la gestazione il medico deve si pensare alla salute della madre ma il suo dovere è anche quello di tutelare il bambino in arrivo.
C’è ancora molta ignoranza anche tra il personale sanitario riguardo alla vaccinazione in gravidanza, pensando che iniettare microrganismi all’interno della madre durante il periodo gestazionale possa essere deleterio. Questo è inesatto, la vaccinazione in gravidanza è molto importante, sia per la madre ma specialmente per il nascituro.
Quali vaccini
Esistono dei vaccini ben specifici che sono consigliati durante la gravidanza, il Tdap (Tetano, Difterite, Pertosse) ed il vaccino anti-influenzale. Questi vaccini sono estremamente sicuri essendo formati da particelle virali (pezzi di virus), virus morti o tossicodi (tossine inattivate), quindi è impossibile che diano luogo ad una infezione.
Invece, è bene evitare la somministrazione di vaccini vivi/attenuati per il rischio di passaggio attraverso la placenta.
Tdap e la pertosse
Il Tdap è la formulazione vaccinale contenente gli antigeni per il Tetano, Difterite e Pertosse, ed è somministrabile ai pazienti al di sopra degli 11 anni. Inoltre, viene utilizzato anche per la dose booster (il richiamo che le persone dovrebberp effettuare ogni 10 anni).
La vaccinazione è molto importante specialmente per la pertosse.
La pertosse è una patologia in forte decadenza grazie alla vaccinazione, ma ancora provoca molti ricoveri ospedalieri specialmente nei bambini al di sotto di dei 6 mesi che sono quelli a più rischio di complicazioni. La metà dei bambini con meno di un anno hanno bisogno di essere ospedalizzati a causa delle complicazioni, il 61% presenta apnea, il 23% sviluppa una polmonite e l’1% andrà incontro a morte.
Negli USA, il 2012 è stato l’anno con più casi da ben 60 anni a questa parte, 48.277 casi di cui 2.269 di neonati al di sotto di 3 anni, di questi 15 sono deceduti. In Italia tra nel 2009 ci sono stati 638 casi, di essi 579 di bambini tra 0-14 anni.
Perché vaccinare una donna incinta quindi?
La vaccinazione deve essere effettuata ad ogni gravidanza anche se la madre ha già ricevuto la dose booster prima della gestazione e viene somministrata durante il terzo trimestre, questa procedura permette la più efficiente protezione del nascituro, dovuto al fatto che gli anticorpi possono essere trasferiti dalla madre al bambino attraverso la circolazione placentare (nel terzo trimestre la placenta diventa più “permeabile” rispetto al secondo ed il primo trimestre), in più essendo immunizzata la madre non consente la trasmissione del batterio al bambino. Nell’ottobre del 2012 in Inghilterra è stato messo a punto un esteso programma di vaccinazione contro la pertosse durante le gestazione in risposta all’aumento dei casi verificatasi. I risultati sono stati sin da subito molto positivi, dopo i primi 9 mesi del programma i casi registrati sono calati del 78% e le ammissioni ospedaliere sono calate del 68%.
Vaccino antinfluenzale
L’influenza è vista come una patologia innocua, in realtà non lo è: sono ogni anno molti i morti e l’ospedalizzazione a causa del virus influenzale, soprattutto nelle categorie più a rischio, tra cui i neonati e le donne in gravidanza.
Nelle gravide, la patologia assume connotati più gravi a causa dei cambiamenti a carico di sistema immunitario, cuore e polmoni, con rischio di 4 volte maggiore di complicazioni gravi e di 5 volte ad essere ammessi in ospedale. Le complicazioni più comuni includono polmonite, shock settico, meningite ed encefalite. In aggiunta l’influenza può essere molto pericolosa anche per il bambino in grembo, i neonati nati da donne che hanno contratto la malattia durante la gravidanza hanno 4 volte di più la possibilità di nascere pre-termine e di essere sottopeso alla nascita, complicazioni più gravi sono la morte endouterina fetale nel primo trimestre.
In questo caso bisogna utilizzare un vaccino inattivato (iniettato intramuscolarmente) e non quello vivo attenuato (spray nasale).
Il vaccino è importante per proteggere non solo la madre durante il periodo di gestazione e,quindi, indirettamente il feto e il neonato nei suoi primi mesi di vita.
E’ un atto importante, anche un atto di amore che le madri devono fare per poter proteggere loro stesse, la società in cui vivono ma specialmente il loro bambino. Molti passi in avanti e molta più informazione ma soprattutto formazione anche per gli operatori sanitari per incrementare le coperture vaccinali durante la gravidanza, un grande passo avanti è stato fatto includendo queste vaccinazioni nel nuovo piano vaccinale rendendole gratuite,
Fonti| CDC Pertosse; Articolo programmazione vaccinale UK; CDC influenza