Secondo quanto riportano i ricercatori dell’Università di Copenaghen nei risultati dello studio pubblicato il 27 dicembre sulla rivista Cell Metabolism, l’interleuchina 6 (IL-6) gioca un ruolo fondamentale nella riduzione del grasso addominale a seguito dell’esercizio fisico.
Da ormai un po’ di giorni abbiamo definitivamente dato l’arrivederci alle festività natalizie e, con esse, agli eccessi alimentari che per antonomasia le caratterizzano.
Da tradizione la seconda settimana di Gennaio di ogni anno si apre all’insegna dei buoni propositi e nella lista compare invariabilmente il buttar giù quei kiletti accumulati nel corso delle settimane precedenti, vuoi per un’inadeguata attività fisica, vuoi per una scorretta alimentazione. Ecco allora che in questi giorni le palestre di tutta Italia tornano a popolarsi.
Ma quanti si chiedono o si sono mai chiesti quale meccanismo specifico colleghi l’attività fisica alla tanto desiderata perdita di massa grassa? Probabilmente ben poche persone e che difficilmente sono state in grado di darsi una risposta al 100% esaustiva.
A farlo ci ha pensato un team di ricercatori con uno studio i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Cell Metabolism il 27 Dicembre scorso.
Lo studio
I ricercatori dell’università di Copenaghen si sono concentrati particolarmente ad indagare il ruolo svolto da una specifica molecola di segnalazione, l’interleuchina-6 (IL-6). Questa molecola, oltre ad aver un ruolo nei processi immunitari (in tal caso essa è prodotta dai macrofagi e dai linfociti), è anche una miochina, ovvero una citochina prodotta dal muscolo: la sua concentrazione aumenta in risposta alla contrazione muscolare, aumentando durante l’esercizio fisico, momento in cui agisce come un ormone aumentando l’apporto di nutrienti al muscolo.
Hanno quindi sviluppato un trial clinico nel quale hanno arruolato 70 pazienti con obesità viscerale a digiuno dall’attività fisica. I soggetti inclusi nello studio sono stati poi casualmente suddivisi diversi gruppi, a seconda dei quali sono stati sottoposti o meno ad un protocollo di 3 sedute a settimana di 45 minuti di attività fisica per 12 settimane, come pure sono stati trattati con infusioni di Tocilizumab o di placebo.
Il Tocilizumab è farmaco appartenente alla classe degli anticorpi monoclonali bloccante il signalling innescato dall’IL-6 (nello specifico ne blocca il recettore) e proprio in virtù di questo meccanismo utilizzato solitamente nel trattamento dell’artrite reumatoide.
È stata valutata la massa del tessuto adiposo viscerale delle persone studiate all’inizio e alla fine del trial con l’uso della risonanza magnetica, come pure l’evolvere di diversi parametri ematici.
Risultati
I risultati sono chiari e sorprendenti. Nei gruppi in cui soggetti sono stati trattati col placebo, l’attività fisica ha portato a una riduzione della massa di tessuto grasso viscerale in media di 225 grammi rispetto a coloro che non hanno svolto alcun esercizio.
Questo effetto è stato eliminato dalle infusioni di tocilizumab. Di più, il farmaco ha anche aumentato, rispetto ai gruppi placebo, la massa di tessuto grasso viscerale di circa 278 grammi e il colesterolo totale per aumento della componente LDL, il cosiddetto “colesterolo cattivo”.
In altre parole, questo studio dimostra chiaramente che IL-6 ha un ruolo fisiologico nella regolazione della massa grassa viscerale negli esseri umani.
In futuro i ricercatori testeranno la possibilità di effettuare terapie che sfruttino gli effetti di IL-6, nella speranza che questa strategia sia percorribile per ridurre il grasso viscerale di pazienti obesi.
Ma perché tutta questa attenzione alla riduzione della massa grassa? Solo per un fatto estetico? Assolutamente no.
L’obesità è associata ad un aumentato rischio non solo di malattia cardio-metabolica, ma anche di cancro, demenza e mortalità per tutte le cause: per questo risulta fortemente consigliata una costante e adeguata (calibrata sulle possibilità e sulle condizioni di ogni singolo individuo) attività fisica.
FONTE| Articolo originale su Cell Metabolism; Immagine di copertina