Il test d’ingresso a medicina va cambiato!

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Quanto è giusto selezionare la futura classe medica, che opportunità ci sono e cosa andare a valutare.

Direi che dopo questo meme è arrivato il momento di parlare dell’argomento che infervora molto tutti quanti: l’accesso a medicina.
Benvenuti quindi nel nostro appuntamento mensile di “La Medical Education in uno Scatto”.

Partiamo subito con il chiarire una cosa importante e dalla quale non si può prescindere: fare una selezione all’ingresso è necessaria.

Perchè fare una selezione

Selezionare un numero ridotto di persone che possano intraprendere un percorso universitario come quello di medicina serve a garantire la possibilità di avere una formazione di qualità per tutti.

Molto spesso si sente parlare di “diritto allo studio negato” quando ci si riferisce ad un test che va ad escludere persone da un percorso di studi, ma anche la Corte europea ha bocciato il ricorso fatto su questa base, sottolineando che questo sistema non è in conflitto con il diritto allo studio sancito dalla Convenzione Europea dei Diritti Umani. Inoltre per citare qualcuno sicuramente più preparato di me a riguardo:

“La selezione è di cruciale importanza nell’insegnamento della medicina. Poichè il tipo di studenti che arruoliamo all’inizio del percorso universitario determinano il tipo di medici che avremo alla fine.” – Downie & Chariton 1992

Quindi non solo è necessaria ma è anche importantissimo selezionare delle caratteristiche che permettano di creare una futura classe medica in grado di operare nel mondo del lavoro che si troveranno ad incontrare.

Come fare selezione

Nel panorama della Medical Education, organizzazioni importanti come la WFME (World Federation for Medical Education) consigliano di selezionare studenti per fornire una qualità di insegnamento elevata, che dia la possibilità di insegnare e formare l’individuo alla professione in maniera adeguata.

Se la selezione avesse come scopo solo quello di ridurre il numero di persone che possono intraprendere il percorso di studi basterebbe paradossalmente eseguire una lotteria ed estrarre la futura classe medica. E’ facile quindi comprendere che non è questo che si fa, non è di certo questo quello a cui si punta.

Per selezionare infatti esistono molte metodologie applicabili. Si potrebbero fare delle interviste strutturate, una lettera motivazionale, un una presentazione del candidato in base al curriculum scolastico e a Lettere di raccomandazioni, test psicoattitudinali, test di conoscenza come il modello attuale. Ognuna di queste metodologie presenta dei pro e dei contro, va a valutare aspetti diversi ed inoltre richiede risorse umane ed economiche diverse.

Cosa selezionare

Il punto chiave di questo articolo è proprio questo. Le lamentele sul tipo di test di accesso sono note a tutti e non sono del tutto sbagliate, proprio perchè allo stato attuale l’unica caratteristica che va ad essere valutata è la conoscenza ed in maniera molto blanda il ragionamento logico.

McManus e Vincent nel 1993 delineano i 4 tratti che si dovrebbero tenere in considerazione nel momento della selezione.
Di certo l’intelligenza è uno di questi, ed infatti il test a cui siamo abituati dovrebbe andare a valutare proprio questo. Ma oltre a questo si dovrebbe selezionare studenti in base al loro metodo di apprendimento e motivazione, scegliendo le tipologie più inclini ad un apprendimento che è direzionato al “Long Life” e non solo al percorso universitario.
Si dovrebbe selezionare anche in base alle capacità comunicative dell’individuo, è ben chiaro che le abilità vengono affinate con un buon esercizio, ma è provato che chi comunica in maniera scarsa a 17 anni non risponde bene al training.
Ed infine bisognerebbe selezionare i futuri medici in base ad uno dei 5 aspetti del carattere definiti da McManus che è la coscienziosità, infatti un medico coscienzioso cerca di lavorare meglio e di più, acquistando efficienza ed esperienza.

Quindi sì, il test va cambiato, va migliorato, va affinato. E va fatto con questo background. Sareste davvero pronti ad avere un test psicoattitudinale nel retro del foglio con le domande di conoscenza?
Vi lascio con questa citazione di Richards & Stockill:

“Lo scopo non è di scegliere persone per un compito specifico, ma di formare individui saggi, illuminati, umani e multipotenti che potranno trovare la loro nicchia nel mondo della medicina”.

Appuntamento al prossimo mese.

FONTI | Corte europea, Medical Education, C. McManus. “Student selection.” In: A practical guide for medical teachers, edited by J. A. Dent and R. M. Harden, Edinburgh: Churchill Livingstone, 2001, pp. 379-392, Familiari G.et Alia, L’accesso a Medicina Il miglioramento del processo di selezione, in “Quaderni delle Conferenze Permanenti delle Facoltà di Medicina e Chirurgia” 22/2003, Familiari G. et al, L’accesso a Medicina. Best evidence-based practice, requisito indispensabile per una ipotesi di “Processo di Selezione” centrato sulla realtà formativa italiana e di caratura internazionale, Medicina e Chirurgia, 63: 2853-2858, 2014. DOI: 10.4487/medchir2014-63-6