Leggi il Caso Clinico #126
Diagnosi: DERMATOFITOSI DA TINEA
Le dermatofitosi sono infezioni funginee sostenuti da patogeni dermatofiti che si “nutrono” delle zone più ricche di cheratina (come lo strato corneo dell’epidermide) come cute e annessi (generalmente sono risparmiati il palmo delle mani e dei piedi).
Possono essere trasmesse con contatto diretto con altre persone affette, può essere veicolata da animali o da oggetti infetti. Il periodo di incubazione è di 4-10giorni.
Possono contrarre l’infezione entrambi i sessi in qualsiasi fascia d’età; sono, ad ogni modo, più predisposti bambini e soggetti immunodepressi, a contatto con animali domestici e selvatici, esposti ad ambienti caldo-umidi o praticanti sport di contatto. Altri fattori che espongono al rischio sono scarsa igiene, terapie antibiotiche, immunosoppressive o chemioterapiche.
Le manifestazioni cliniche più diffuse sono:
- tinea corporis (del corpo), che interessa faccia, braccia e gambe;
- tinea cruris, infezione che inizia sul fondo della piega dell’inguine, estendendosi verso la faccia interna della coscia;
- tinea capitis, comune nei bambini, che è un’infezione del cuoio capelluto;
- tinea pedis, detta anche “piede d’atleta”, che è una micosi del piede molto comune soprattutto nei giovani sportivi;
- tinea versicolor, che interessa specialmente collo e aree superiori del braccio;
- tinea barbae, che interessa i peli della barba;
- tinea facis (infezione del volto);
- tinea unguium, che interessa la matrice ungueale (onicomicosi);
- tinea manus, localizzata negli spazi interdigitali delle mani.
La diagnosi è generalmente fatta clinicamente: la lesione è tipicamente eritematosa, desquamata con bordi in rilievo più scuri. In caso di dubbi possono essere necessari esami di laboratorio e indagini microscopiche su cute prelevata dalla lesione stessa.
La terapia consiste nella somministrazione di antimicotici per via topica o orale a seconda dell’estensione (l’uso di cortisonici peggiora l’aspetto della lesione).