L’AIFA e il Ministero della Salute hanno proposto all’OMS un documento (approvato) che ne rivoluziona il mercato.
Qualcuno doveva farlo. Qualcuno doveva provare a cambiare il ‘sistema’. E quel qualcuno possiamo essere fieri sia stato l’Italia. Di cosa parliamo? Del documento presentato all’Organizzazione Mondiale della Sanità da parte del nostro Ministero della Salute e dall’Agenzia Italiana del Farmaco in materia di “Trasparenza sul prezzo dei farmaci”.
Come la storia di alcuni farmaci ha dimostrato (sofosbuvir) o le inchieste di truffa come quella di Roche-Novartis (clicca qui), il percorso che porta alla commercializzazione del farmaco può portare alla messa in vendita di un farmaco con un prezzo decisamente maggiorato e spropositato. E’ per contrastare questo fenomeno che si è arrivati ad una proposta di risoluzione interessante e che smuove le acque di un mercato non del tutto trasparente.
“In Europa sin dal 1988 è stata emanata la Direttiva sulla Trasparenza, che purtroppo non ha mai raggiunto gli obiettivi di trasparenza che si era prefissata. Da allora sono state numerose, seppur frammentate, le iniziative su questo importante tema che, però, non è mai stato affrontato con approccio sistematico e comune a livello internazionale.”
Queste le ragioni del documento presentato. Voler creare qualcosa di organico, sistematico e internazionale.
Il testo riassunto in 4 punti chiave invita gli stati membri a:
- raccogliere e analizzare i dati sui risultati degli studi clinici e sugli effetti avversi dei farmaci e delle altre tecnologie sanitarie;
- fornire ai governi un forum per la condivisione di informazioni su prezzi dei farmaci, ricavi, costi di ricerca e sviluppo, investimenti del settore pubblico e sussidi per la ricerca e lo sviluppo, costi di marketing e altre informazioni correlate;
- fornire informazioni cruciali sul panorama brevettuale;
- intraprendere ulteriori azioni attraverso riunioni e forum al fine di favorire ulteriori progressi
Può sembrare cosa da poco ma invece è un passo epocale. L’OMS ha approvato questo proposta di risoluzione facendo quindi partire un nuovo meccanismo che cercherà di portare all’equità l’accesso alle cure ed ai farmaci.
“Fino ad oggi mettere in discussione i criteri dei prezzi dei medicinali è stato un tabù, ma adesso qualcosa è cambiato. La decisione dell’Oms apre una nuova rotta nei negoziati sui prezzi dei farmaci, ponendo un principio di trasparenza da cui non si torna indietro. Negoziare sulla base di informazioni più complete porterà a migliorare il dialogo con l’industria, ad avere un mercato più competitivo e innovativo e quindi a comprare più salute a parità di risorse” – dichiara il ministro Grillo.
Viene chiesto nel testo di condividere in modo migliore le informazioni riguardanti i prezzi dei farmaci effettivamente pagati dagli Stati membri e da tutti gli altri acquirenti di area sanitaria. Viene chiesta trasparenza sulle ricerche farmaceutiche che hanno portato alla produzione e messa in commercio del farmaco, sui brevetti farmaceutici e di esplicitare in modo trasparente tutti i passaggi che portano alla creazione del prezzo del farmaco.
Essere a conoscenza di tutti i passaggi dalle fasi di ricerca in laboratorio fino all’arrivo nelle farmacie permette di avere nuovi strumenti per determinare con più giustizia l’effettivo prezzo del farmaco.
Poter discutere il prezzo di un farmaco e poterne contrattare il suo valore sul mercato conoscendo quelle che ne è dietro diventa essenziale per garantire un accesso ai farmaci più universale ed equo per tutti.
FONTI | Comunicato stampa, link 1, link 2