Nel mondo quindici milioni di bambini nascono prematuri ogni anno. Di questi circa un milione non riesce a sopravvivere. La percentuale è più alta nei paesi meno sviluppati: Africa Subshariana e Asia del Sud, ma numeri considerevoli si registrano anche in Brasile e negli Stati Uniti.
In Italia è il 7% dei nati , circa 32.000 all’anno, a nascere prima della trentasettesima settimana di gestazione.
La Giornata mondiale della prematurità, la World Prematurity Day, riconosciuta dal Parlamento Europeo grazie all’impegno della European Foundation for the Care of Newborn Infants (EFCNI) è stata istituita nel 2008 per richiamare l’attenzione sul tema e si celebra dal 2011.
“Il neonato al centro del futuro”  è il fiducioso slogan della campagna promossa quest’anno dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN) e il ministero della Salute in occasione della Giornata mondiale della prematurità, che si celebra il 17 novembre. L’obiettivo è quello di sensibilizzare ancora una volta sul tema dei neonati pretermine, sottolineare il valore dell’assistenza e l’importanza della prevenzione dei fattori di rischio che possono favorire una nascita prematura.
Numerosi le attività condotte su tutto il territorio, basti pensare al Progetto Pulcino e tanti altri, al fianco delle famiglie con neonati prematuri e in prima linea per la realizzazione di terapie intensive neonatali soprattutto nei paesi in via di sviluppo.
Mai come in questo momento, è fondamentale rivolgere l’attenzione al neonato, investendo sostanziali energie per i piccoli più fragili e realizzando percorsi di supporto concreti.

FONTI | approfondimentiProgetto Pulcino,

Chiara Maria Palmisano
Sono laureata in Medicina e Chirurgia, ho conseguito la laurea presso l'università di Bari.