Per questo World AIDS Day trattiamo insieme 5 informazioni basilari ma decisamente sconvolgenti sull’HIV, soprattutto se credevi di saperne abbastanza!

HIV =\= AIDS

L’HIV (Human Immunodeficiency Virua) è il virus, mentre l’AIDS (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita) è la sindrome associata.

Il primo è la causa del secondo, ma NON tutti i sieropositivi arrivano ad uno stato di AIDS conclamato. L’AIDS è infatti uno stadio della malattia tardivo, uno stadio con numerose complicanze e comorbidità.

L’aderenza alla terapia permette di evitare il raggiungimento dell’AIDS e di ottenere una aspettativa di vita uguale tra persone sieropositive e non.

U=U

Vale a dire Undetectable = Untransmittable (o Non rilevabile = Non trasmissibile)

Questo è stato un annuncio epocale avvenuto nel 2010: una ricerca clinica svolta su un vastissimo campione ha chiaramente dichiarato che se un* paziente ha una carica virale definita “non rilevabile” dai test diagnostici a nostra disposizione (poiché trattat* ed aderente alla terapia), non può infettare nessuno, sei appunto Untransmittable.

Ripeto: non è una possibilità “bassa, quasi zero” ma proprio NULLA.

L’annuncio rompe quindi lo stigma sulle persone sieropositive, che anzi, essendo più controllate anche sulle altre Infezioni Sessualmente Trasmissibili rispetto alla popolazione generale, si trovano in uno status di grande controllo.

NON SI TRASMETTE CON LA SALIVA

Cambiamo questa idea che l’HIV si trasmette con la saliva. Le modalità di trasmissione sono i liquidi corporei come latte materno, sangue e sperma.

Le tre vie di trasmissione sono quindi: materna (verticale), ematica (siringhe, trasfusioni non controllate) o per via sessuale, la più diffusa.

I rapporti sessuali non protetti permettono il contatto tra i fluidi corporei e delle micro lesioni nella mucosa promuovendo l’infezione. Siano essi rapporti vaginali o anali, l’utilizzo del preservativo o della PreP sono gli unici due strumenti a disposizione per evitare il contagio.

ETEROSESSUALI > OMOSESSUALI

I nuovi contagi per rapporti sessuali nel 2018 sono stati maggiori nella popolazione eterosessuale rispetto a quella omosessuale, con una percentuale del 41,2% rispetto al 39% della popolazione MSM (Maschi che fanno sesso con altri Maschi). Rompiamo questo stigma: l’HIV non bada all’orientamento sessuale, coinvolge tutti allo stesso modo.

90 – 90 – 90

Sono gli obiettivi che l’agenzia ONU “UNAIDS” ha fissato per il 2020, così da avvicinarci maggiormente all’eradicazione del virus dell’HIV nel 2030.

  1. Diagnosi del 90% di tutti i casi di HIV nel mondo
  2. Accesso alla terapia antiretrovirale per il 90% dei sieropositivi
  3. Soppressione della carica virale nel 90% delle persone trattate

Si tratta di obiettivi molto ambiziosi e, sebbene in Italia le percentuali siano incoraggianti e vicine agli obiettivi (rispettivamente 88%, 89% e 86%), nel resto del mondo non è così. Solo l’81% conosce il proprio status sierologico e di questi solo il 66% ha accesso alla terapia con solo il 59% dei sieropositivi al mondo ad avere una carica virale non rilevabile.

Bisogna quindi lavora a livello più globale per poter eradicare il virus entro la data fissata.

La strada da fare è lunga, ma bisogna pur partire da qualche parte e conoscere queste basi è decisamente un punto di partenza.

Autore: Nicola Mastrogiacomo | Revisore: Simone Salemme

FONTI | ISS; Obiettivo 90-90-90; UNAIDSMinistero della salute